Ciao e bentornato, o bentornata, su Podcast Italiano Principiante, un podcast che ti insegna l’italiano attraverso storie, conversazioni e riflessioni autentiche e interessanti. Io sono Irene, e oggi ti racconto una storia. Una storia un po’ inquietante, ma anche molto intrigante. Parla di un gruppo che fa un viaggio e si vede costretto a pernottare in un hotel molto particolare, che si trova isolato nel bosco più selvaggio. Ti ricordo che sul sito podcastitaliano.com troverai il testo della storia, la trascrizione, con note lessicali e grammaticali, che ti aiuteranno a capire tutto l’italiano mentre ti godi l’ascolto di una bella storia. La trascrizione è gratis, quindi non hai scuse: devi usarla. Io, da amica e da insegnante, te la consiglio vivamente. Usala sempre e vedrai che imparerai tante parole nuove e tanta grammatica senza sforzo. Trovi la trascrizione sul sito ma anche il link diretto alla trascrizione nelle note dell’episodio, che trovi su Spotify, Apple podcast o sulla piattaforma che usi per ascoltarci. La storia sta per iniziare. Dunque, buon ascolto.
Sono le 7 di sera ed è già buio quando il grande pullman blu della ditta TecnoVerde S.r.l. si ferma davanti alla sede principale. L’aria della sera è fredda e umida; la pioggia del pomeriggio ha lasciato piccole pozzanghere che riflettono le luci dei lampioni.
Davanti all’ingresso, un gruppo di dipendenti sbadiglia, stringendosi nelle giacche. C’è chi parla piano, chi controlla il telefono, chi semplicemente guarda nel vuoto aspettando che il viaggio cominci.
Sulla porta del pullman, Ermanno Corsi, il capo contabilità, tiene una lista di nomi stampata su un foglio bianco. È un uomo di mezza età, acculturato, ordinato e preciso. Indossa sempre una camicia ben stirata e una cravatta rossa. Da oltre vent’anni lavora in azienda, e per molti è una sorta di enciclopedia vivente.
Con tono energico, dice:
“Signori e signore, siamo pronti per la gita aziendale del secolo?”
Sorride, anche se il sorriso sembra più un dovere che un piacere.
“Ragazzi, sono le sette di sera!” dice Claudia.
“Sono proprio stanco! Abbiamo appena staccato…” dice Mario.
“Infatti. Ma perché stiamo partendo di sera?” chiede Simone.
Il gruppo guarda Ermanno con un misto di entusiasmo e rassegnazione. Sono venti contabili, venti persone che passano le giornate a confrontare cifre e documenti. Oggi, per una volta, devono rilassarsi: l’azienda ha organizzato per loro una gita di gruppo in montagna.
“Non vi lamentate, ragazzi! Partiamo la sera così arriviamo in montagna per la cena. Faremo una bellissima cena al sacco, il cibo è già tutto pronto e caldo e ci aspetta nel pullman. Poi, dormiremo in una bella baita dove domani mattina faremo colazione prima di partire per una bella escursione di gruppo.”
Alle 7 e mezza il pullman parte e il gruppo si lascia la città alle spalle. Ermanno si alza dal suo sedile, prende il microfono e annuncia con enfasi:
“Signori, come sapete, oggi andiamo in montagna! Una bellissima esperienza che rafforzerà questo gruppo. Ormai lavorate insieme da cinque anni ed è arrivato il momento di ringraziarvi per il vostro lavoro di squadra con un bel viaggio. Tutto organizzato nei minimi dettagli e pagato dalla nostra fantastica azienda!”
Le persone chiacchierano e l’autista mette un po’ di musica rilassante per accompagnare il viaggio. Il gruppo si addormenta e non si accorge che, dopo poche ore, il paesaggio cambia. Le montagne si fanno più alte, la strada più stretta e tortuosa. Comincia a piovere. Le gocce cadono sui finestrini disegnando linee lucide e tremolanti.